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PLS 2020 - Geologia
Referente: Prof.ssa Annamaria FORNELLI
Il Programma:
7 febbraio 2020 ore 15.30-17.30 Prof. Rocco Laviano
La stessa nascita della vita, secondo teorie ben accreditate, avvenuta certamente in mare, ha avuto bisogno di un incubatore: i minerali argillosi; come anche attestato nella Bibbia, testo certamente non scientifico: "Dio formò l'uomo dal fango della terra, gli insufflò nelle narici un alito di vita e l'uomo divenne anima vivente" (Genesi 1-5, secondo racconto).
Oggi questi stessi minerali argillosi, unitamente a tantissimi altri minerali quali ad esempio zeoliti, grafite, quarzo, gemme preziose, amianto, etc. ci aiutano nella conduzione delle nostre quotidiane attività anche se il loro utilizzo non sempre è privo di rischi per la nostra salute, i minerali dell’amianto ne sono in tal senso un valido esempio.
12 febbraio 2020 ore 15.30-17.30 Dott. Vincenzo De Santis Il seminario fornirà nella prima parte un quadro generale delle conoscenze sui cambiamenti climatici del passato e il ruolo degli studi geologici nella loro ricostruzione. La seconda parte verterà sugli scenari futuri di cambiamento climatico indotto dall’uomo e in particolare si evidenzierà l’impatto sulle aree costiere.
18 febbraio 2020 ore 15.30-17.30 Prof.ssa Agata Siniscalchi Seminario. Geofisica applicata per lo studio del sottosuolo in siti inquinati ( La geofisica applicata è una branca delle scienze della Terra che utilizza metodi di indagine del sottosuolo basati sulle principali leggi fisiche. Questi metodi permettono attraverso misure di superficie, e quindi senza alterare il sottosuolo, di individuare, caratterizzare e/o monitorare lo stato fisico-chimico dei sistemi naturali, come pure di quelli alterati dall’attività umana, quali i siti inquinati.
L’incontro si articolerà nei seguenti punti:
13 Marzo 2020 ore 09.00 - 13.00 Dott.ssa Tiziana De Lillo restauratrice Passeggiata tra i monumenti restaurati del centro storico di Bari: aspetti storicoartistici e tecnici dei materiali lapidei reimpiegati negli edifici di culto baresi (
Durante il tour, saranno illustrate sia le caratteristiche geologiche e tecniche dei materiali, sia gli aspetti ideologici che ne motivano l’utilizzo nei contesti architettonici medievali della città. Infatti, una consuetudine propria dell'architettura romanica è quella del riutilizzo di spoglie di edifici più antichi, sia per motivi estetici e pratici (disponibilità della materia prima), sia per il richiamo al mondo antico, che conferiva così prestigio al nuovo edificio. Tra gli interventi di restauro che saranno illustrati si annoverano quelli della Basilica di San Nicola, della Cattedrale di San Sabino e della chiesa di San Gregorio.
31 Marzo 2020 ore 7.30-20.00
L’escursione sul campo prevede la visita dei calanchi di Montalbano Ionico che rappresentano uno spettacolare esempio di morfologie naturali formatesi ad opera dell’erosione da parte degli agenti atmosferici e meteorici su depositi argillosi. Si potranno ammirare le particolari morfologie dei calanchi, quelle a “lama di coltello” e le “biancane”, i livelli vulcanoclastici di circa 1 milione di anni fa, prodotti dall’antica attività eruttiva di vulcani dell’Italia meridionale, e osservare i numerosi fossili conservati nelle argille che le rendono un museo paleontologico a cielo aperto.
3 aprile 2020 ore 15.30-17.30 Prof.ssa Annamaria Fornelli Il seminario prevede di illustrare i diversi campi di indagine scientifica del professionista geologo. Durante il seminario sarà somministrato un test di autovalutazione sugli argomenti affrontati nel percorso PLS 2020 che, se superato, consentirà di acquisire 3 crediti riconosciuti nella carriera universitaria dello studente iscritto a Scienze Geologiche.
Attività di alternanza scuola lavoro nell’ambito di PLS
1) Laboratorio di monitoraggio ambientale presso Spin-off Enviromental Surveys ( L’utilizzo di strumenti per indagini indirette consente di analizzare, studiare ed investigare aree estese in tempi brevi, acquisendo informazioni quali-quantitative di carattere topografico, batimetrico, stratigrafico e geomorfologico; gli strumenti impiegati sono: laser scanner, stazione totale, multi beam, sub bottom profile, ecc. Dal dato raccolto durante le attività di campo fino alla fase post processing si utilizzano software e strumenti ad alto contenuto innovativo; la conoscenza dei principi scientifici che costituiscono la base teorica per l’acquisizione nonché la successiva fase di analisi e gestione del dato, contribuiscono nella formazione del professionista in grado di interpretare l’ambiente e le sue dinamiche.
Durante l’attività sono stati divulgati gli aspetti teorici che sono alla base dell’utilizzo strumentale e successivamente i referenti della spin off hanno affiancato gli studenti durante l’acquisizione sul campo rendendoli parte attiva dell’attività. Mettendo a disposizione postazioni informatiche sono stati elaborati i dati raccolti mediante l’utilizzo di software specifici per la redazione di cartografia tematica, gestione di dati spaziali tridimensionali, modelli digitali della superficie e del fondale marino.
2) Laboratorio Monitoraggio sismico del territorio pugliese per una mitigazione del rischio ( La regione Puglia è stata considerata per molti anni una regione non sismica; la ricostruzione e la successiva analisi dei cataloghi della sismicità storica e le registrazioni in tempo reale eseguite dalle reti sismiche che nel corso degli ultimi decenni sono state installate sul territorio regionale ci presentano un quadro diverso mettendo in evidenza una diffusa attività sismica con una conseguente non trascurabile esposizione al rischio sismico.
La riclassificazione sismica dei comuni italiani (OPCM 3274 del 2003) nel confermare questo ha avviato un processo di aggiornamento ed adeguamento delle normative tecniche di riferimento. In questo panorama, scaturisce anche la necessità di aumentare la consapevolezza del rischio a cui la popolazione potrebbe essere esposta ed in questo solco il seminario, dopo un inquadramento generale della problematica sismologica e sismica, ha evidenziato le principali peculiarità del nostro territorio relativamente alla sua esposizione al rischio sismico. Successivamente ai partecipanti sono state fornite copie di sismogrammi registrati dalle stazioni sismiche della rete dell’Osservatorio Sismologico dell’Università e su questi è stata eseguita una esercitazione sulla localizzazione di un evento sismico.
Attività formazione insegnanti Escursione di due giorni in Sila 21-22 Aprile
Il percorso permetterà di osservare un sistema di subduzione (vale a dire una placca che sottoscorre rispetto ad un'altra), dalla zona di avampaese (Avampaese Apulo), alla catena montuosa (Appennini), passando per l'avanfossa (Fossa bradanica).
A tale proposito, durante il primo giorno di escursione sono previsti degli stop durante il viaggio di andata da Bari a Camigliatello Silano (CS) ed in particolare: (1) nei pressi di Altamura (BA) (sulla complanare della S.S. 96), (2) di Matera (lungo le S.S. 7 e la S.P. 380), (3) nei dintorni di Rocca Imperiale (CS) (allontanadosi di una decina di km dalla S.S. 106).
Verranno mostrate litologie prodottesi a seguito di processi metamorfici e intrusivi nella crosta terrestre. Si faranno degli stop lungo una sezione crostale, quasi completa, esposta nel Massiccio della Sila. Sempre il primo giorno, proseguendo verso Camigliatello, saranno osservate le rocce più profonde della crosta, (4) lungo la E846, tra Cosenza e Spezzano della Sila (CS). Il secondo Giorno verranno mostrate le rocce granitoidi della crosta intermedia, (5) tra Camigliatello Silano e Longobucco (CS).
Inoltre, le litologie di crosta superiore verranno mostrate lungo l'incisione del Fiume Trionto, a ridosso della S.S. 177. Altre litologie di crosta superiore, riconducibili invece a processi sedimentari, verranno mostrate lungo tale incisione, dove, peraltro, si potranno osservare i risultati di processi erosivi e sedimentari fluviali.
Durante il percorso saranno campionate le rocce più significative magmatiche, metamorfiche e sedimentarie (graniti, filladi, micascisti e argille) con lo scopo di portare i campioni in laboratorio per preparare sezioni sottili da osservare al microscopio da mineralogia.
L’attività di formazione continuerà in laboratorio con tre incontri, nel primo incontro (data da stabilire dopo l’escursione) saranno illustrate le modalità di preparazione dei campioni (taglio delle rocce, incollaggio su vetrino, lavati delle argille etc) e cenni sui principi di ottica cristallografica. Nel secondo incontro (data da stabilire dopo l’escursione) saranno osservate le rocce al microscopio ponendo attenzione ai caratteri ottici dei minerali che consentono il loro riconoscimento (osservazioni con polarizzatore e analizzatore). I preparati delle rocce argillose saranno osservati al microscopio con luce riflessa per riconoscere il contenuto fossilifero. Nel terzo incontro (data da stabilire dopo l’escursione) le rocce descritte e riconosciute saranno classificate secondo le norme internazionali. I Partecipanti:Gli istituti che hanno aderito sono:
Questionario & Esiti
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